Di seguito potete trovare le norme per quanto riguarda:
L’impostazione del testo
La razionalizzazione del testo
Le citazioni
La Bibliografia

1. Impostazione del testo

1.1 Dimensioni dell’articolo

L’articolo deve rispettare le lunghezze concordate con la redazione della Rivista.

Si considerino i seguenti limiti massimi:

  • Articoli per la Rivista Tematici e Originali: entro le 35.000 battute
  • Articoli dell’Osservatorio: entro le 35.000 battute
  • Connessioni: entro le 15.000 battute
  • Recensioni: entro le 8.000 battute

Nel numero delle battute vengono conteggiati anche gli spazi, la Bibliografia e le note a piè di pagina.

Ogni contributo deve includere un Abstract in italiano e un abstract in inglese. La lunghezza dell’abstract deve essere proporzionata a quello del contributo inviato:

  • Articoli Tematici e Contributi Originali: 1.300 battute
  • Connessioni: 800 battute

Al termine del file è importante segnalare sei parole chiave sia in italiano, sia in inglese.

1.2 Formattazione dei file

  • Tutti i testi dovranno essere trasmessi via posta elettronica in formato compatibile con sistemi Windows (doc, docx o rtf).
  • Per i testi che richiedono caratteri speciali (segni logici, fonetici, alfabeti diversi), ogni difficoltà deve essere accuratamente segnalata.
  • Evitare di usare programmi troppo vecchi (es. Word 3) o troppo recenti. In casi dubbi inviare una copia del file in formato .rtf (Rich Text Format).
  • È da evitare l’uso di qualsiasi particolare formato-carattere e formato-paragrafo nel testo: è sufficiente lasciare il formato “di default” del programma.
  • Non attivare la sillabazione automatica del documento.
  • Evitare qualunque intestazione, running title, ecc.

Evitare i numeri di pagina

1.3 Gestione dei casi clinici

La Rivista pone particolare attenzione alla gestione del materiale clinico che può essere contenuto, in varia forma, nei contributi proposti alla pubblicazione. In particolare: ogni riferimento a persone o situazioni riconoscibili deve essere mascherato e reso anonimo e sarà necessario inserire una nota in cui viene esplicitata la raccolta delle eventuali autorizzazioni.

Dato il valore che in ambito psicodinamico ha la relazione psicoterapeutica nei suoi aspetti transferali e contro-transferali, ricordiamo agli autori che:

– la rivista è Open Access. Data l’eventualità che la persona descritta nella situazione clinica può accedere all’articolo e riconoscersi, è necessaria l’acquisizione dell’autorizzazione alla pubblicazione.

– Il materiale clinico raccolto all’interno di una cornice istituzionale può essere proprietà dell’istituzione. È necessario, in questi casi, il consenso dell’istituzione per la pubblicazione.

2. La razionalizzazione del testo

Un buon ordine nello sviluppo del discorso viene spesso esplicitato con la presenza, nel testo, di una divisione dell’articolo in:

  • Paragrafi: Sono introdotti da titoli e dividono il capitolo in blocchi logici. Sono fondamentali per sviluppare un pensiero complesso senza perdere la presa sul lettore. Vanno intesi fin dall’inizio come i macro-punti della scaletta che si segue durante la scrittura.
  • Sotto-paragrafi: Sono due o più e rappresentano la suddivisione logica e grafica con le argomentazioni di cui si compone il paragrafo.
  • Corollari: sono utili nel caso in cui ci siano teorie dense di costrutti o situazioni cliniche ricche di dettagli importanti. Sono giustificati e indicati da numeri, lettere o punti.

2.1 Lo stile grafico

Riassumo in tabella le indicazioni.

Per tutti vale il font Times New Roman, interlinea 1.

StileEsempio
Titolo articoloAll. sinistra
Corpo 14
Grassetto
Dopo 1 interlinea bianca corpo 12
In perfetto Bilico. La disperazione condivisa.
Autore/iAll. sinistra
Corpo 12
Tondo
Prima Nome e poi Cognome
Dopo 10 interlinee bianche
Anna Marcovaldo
Titolo ParagrafoAll. sinistra
Corpo 11
Grassetto
– 2 interlinee bianche prima del titolo e 1 interlinea bianca dopo;
– se il titolo cade sulla fine pagina, farlo slittare alla pagina successiva
La parola squadra l’anima?
Testo All. Giustificato
Corpo 11
Interlinea singola
Rientro 0,5 cm. prima riga di ogni capoverso
Si veda oltre per ulteriori indicazioni sulla punteggiatura
     Questa idea del simbolo come rinvio la ritroviamo anche in Platone …
Titolo Sotto-paragrafoAll. sinistra
Corpo 11
Grassetto
Corsivo
– 2 interlinee bianche prima, 1 interlinea bianca dopo il titolo;
– se il titolo cade sulla fine pagina, farlo slittare alla pagina successiva
Il simbolo come atto magico
     Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Sed sed dui massa.Il simbolo come atto psichico
      Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Sed sed dui massa. Nulla gravida lacus eu magna iaculis, non consectetur enim eleifend
CorollarioAll. Giustificato
Corpo 11
Numerazione (romana o alfabetica) o elenco puntato
Alla fine di ogni punto mettere punto e virgola; e alla fine dell’ultimo punto dell’elenco mettere il punto finale
a) Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Sed sed dui massa.

b) Lorem ipsum dolor sit amet.

c)   Nulla. Lorem ipsum dolor sit amet.

CitazioniAll. Giustificato
Corpo 10
Tondo
Tra virgolette caporali
Seguito dal riferimento bibliografico con numero di pagina.
1 interlinea bianca prima, 1 interlinea bianca dopoSi veda oltre per ulteriori indicazioni sulle citazioni.
«Il conformismo segna la condanna a morte del desiderio individuale, generando personalità malate di eccesso di normalità, massicciamente adattate all’ambiente in cui sono inserite e pienamente funzionali ai bisogni ed ai desideri degli altri…» [Castellazzi, 2016, p. 139].
Note a piè di paginaAll. Giustificato
Corpo 9
Al loro interno mantengono le regole di scrittura del testo.
La prima riga va rientrata di 5 mm.
   1 La questione che qui si pone tra inconciliabilità o integrazione tra pulsione e relazione, non può essere qui trattata. Rimandiamo per un approfondimento al contributo di Racalbuto ne “Lezioni sul pensiero post freudiano” [Mangini, 2003].
BibliografiaAll. Giustificato
Corpo 10Si veda oltre per ulteriori indicazioni sulla Bibliografia
Manzoni A. (1827). I promessi sposi. Milano: Ferrario (Ed. consultata: I promessi sposi. Milano: Garzanti, 2008).

3. Citazioni e fonti nel corpo del testo

Le citazioni letterali si scrivono tra virgolette caporali «…».
Questo vale solo per le citazioni letterali in cui si riportano le parole specifiche di un autore.
Es.: Ciò che primariamente si cerca di fare è «adoperarsi per creare un’atmosfera di calda partecipazione attorno al paziente» (Benedetti, 1997, p. 35).
Al termine della citazione si mette tra parentesi l’autore, l’anno della Prima Pubblicazione dell’opera e la pagina dell’edizione consultata.Nel caso in cui, in Bibliografia, si abbiano più testi dello stesso autore e dello stesso anno, si metteranno in ordine alfabetico per titolo e si aggiungerà una lettera progressiva. es: (Benedetti, 1997b).

Citazione letteraleTra virgolette caporali «Citazione»
Corpo testo
Fonte obbligatoria
Riferimento alla pagina
«(…) il simbolo stesso, che diviene un “momento mediazionale”»

(Galimberti, 1984, p. 123).

  1. se è una pagina

pp. se sono due pagine (es. pp. 233-234)

Citazione indirettaTesto normale
Fonte Obbligatoria
Senza numero di pagina
… facendo avvertire alla persona una chiara disarmonia col proprio Io, sembra invadere anche la relazione ed i suoi significati (Patarnello, 2002).
Parola tecnicaCorsivo
Senza virgolette
La prima volta che si usa è sempre meglio citarne la fonte e, se utile, il significato.
… è in questa dinamica che l’Oggetto Trasformativo (Bollas, 1987) esplica la sua più alta funzione.
Parola stranieraCorsivo
Alfabeto originale, se utile.
έρος -amore- e θάνατος -morte-.
La parola simbolo deriva dal greco symballein che significa “mettere assieme”.
Vignette cliniche.

Pezzi di interviste.

Giustificato
Corpo 10
interlinea 1
1 interlinea bianca prima e 1 interlinea bianca dopo
La digressione sul sadismo ci viene confermata da un particolare molto esplicito presente nel diario del paziente:

Ma la creatura che distruggo è mia madre (…). Il figlio nasce; la madre lo nutre (…). Se la madre rende un tale servizio al figlio, non possiamo dubitare che ella sia spinta da uno stimolo naturale (…). Non è dunque la madre che rende un servizio al figlio nutrendolo: è il figlio, invece, che ne rende uno molto più grande alla madre (…).

Esergo

(poesia o citazione di apertura ai discorsi)

All. Destra
Corpo 10
Corsivo
-posizione sotto il titolo del paragrafo:2 interlinee bianche prima e 2 interlinee bianche sotto, prima di iniziare il testo.Le interlinee sono sempre singole, corpo 11.
TITOLO DEL PARAGRAFO

«…gridai muto, gridai

come grida una stella o un pesce

negli abissi marini…»

(Grass G., 1989, p. 89)

Sulla perversione tanto è stato detto, ma ancora oggi la conoscenza del fenomeno in questione risulta lacunosa e parzialmente distorta da pregiudizi di tipo morale. Il carattere perturbante degli scenari perversi produce spesso un doppio effetto sulla società: da una parte essa ne è attratta e incuriosita, dall’altra invece tende a respingerli e a proiettarli lontano da sé, per difendersi dall’angoscia che inevitabilmente producono. Si tende a pensare che il perverso sia sempre qualcun altro; ma se è vero, come sostiene Chasseguet-Smirgel (1985), che esiste

Immagini tecnicheCentrare l’immagine, la didascalia sopra.
Saltare una riga sopra la didascalia e una sotto l’immagine.Didascalia: Times New Roman, corpo 9, corsivo, centrata.Le immagini devono essere in alta definizione e inserite man mano nel testo

Fig. 1 – Dettaglio del disegno della famiglia

Fig. 2 – Quadrato delle opposizioni di Boezio (Boniolo e Vidali, 1999, p. 43)

Immagini artisticheCentrare l’immagine, la didascalia sotto all’immagine stessa

1 interlinea sopra l’immagine e 1 sotto la didascalia

Didascalia:cTimes New Roman, corpo 9,
corsivo, centrata.

Se le immagini provengono da una fonte pubblicata, questa va citata con l’indicazione del numero della pagina.

Quando possibile, vanno citati l’autore e l’anno, verificando se l’autore è fuori diritti, e l’eventuale collocazione dell’opera (museo, collezione privata ecc.).

Le immagini devono essere in alta definizione e inserite man mano nel testo.

Fig. 1 – V. Kandinskij (1923), Composizione VIII (New York, Museo Guggenheim)

Fig. 2 – Scene con danze di Baccanti (Pompei, I sec. d.C.)

4. La Bibliografia

La scritta Riferimenti bibliografici sarà in grassetto corpo 10. Non ha nessun numero. Lasciare 2 interlinee bianche sopra e 1 sotto.

Voci in Bibliografia:
Corpo 10
Allineamento giustificato
Autore in tondo: Cognome e iniziale del nome, seguiti dall’anno della prima edizione tra parentesi.
Titolo dell’opera in corsivo
Città e casa editrice in tondo.

L’anno da mettere è quello della prima Edizione del libro in lingua originale, per evitare la comicità di trovare scritto: “Freud S. (2002). Tre Saggi sulla sessualità. OSF, 4. Torino: Bollati Boringhieri.”

Esempi e situazioni particolari:

Libri in italiano o letti in lingua originale
Mettere sempre il titolo del libro nella lingua in cui lo si è letto.Augé M. (1992). Non-lieux. Paris: Seuil.

Borgna E. (1995). Come se finisse il mondo. Il senso dell’esperienza schizofrenica. Milano: Feltrinelli.

Libri in IngleseIn inglese le norme che regolano l’uso delle maiuscole nei titoli impongono l’uso della maiuscola in tutte le parole, fanno eccezione: “a, an, the” e le congiunzioni e preposizioni fino a 4 lettereBeck A.T., Rush A.J., Shaw B.F. and Emery G. (1979). Cognitive Therapy of Depression. New York: Guilford Press
Libri in italiano o letti in lingua originale MA in una edizione recenteNel testo va indicato l’anno della prima uscita del libro (es.: 1827)Manzoni A. (1827).  I promessi sposi. Milano: Ferrario (Ed.  consultata: I promessi sposi. Milano: Garzanti, 2008).
Libri stranieri letti in italianoNel testo va indicato l’anno della prima uscita del libro (es: 1907)Bergson H. (1907). L’Évolution créatrice. Paris: P.U.F. (trad. it.: L’evoluzione creatrice. Milano: Raffaello Cortina, 2002).
Articolo da libroL’articolo e il libro spesso non sono dello stesso anno.

Il titolo dell’articolo in tondo, quello del volume in corsivo
“In” va messo in testo normale

Ancona L. (1982). La riforma psichiatrica in Italia. In: Introduzione alla Psichiatria. Milano: Ed. Scient. Mondadori, 1984.
Articolo da rivistaTitolo dell’articolo in tondo, titolo della rivista in corsivo.

Gli autori devono indicare il codice DOI di tutti gli articoli segnalati nei riferimenti bibliografici. Per ottenere i codici DOI possono utilizzare il seguente link: http://search.crossref.org oppure possono effettuare una ricerca tramite Google.

Ferrandes G., Mandich P. (2012). Riflessioni sulla medicina predittiva e sulla necessità di integrazione delle
discipline: proposta di un modello di consulenza genetica integrata. Psicologia della salute, 3: 11-28. DOI:
10.3280/PDS2012-003002.
Curatela singolaMerini A., a cura di (1977). Psichiatria nel territorio. Milano: Feltrinelli.
Curatela multiplaBoltanski L., Claverie E., Offenstadt N. and Van Damme S., a cura di  (2007). Affaires, scandales et grandes  causes. De Socrate à Pinochet. Paris: Stock.
Articolo da CuratelaAncona L. (1982). La riforma psichiatrica in Italia. In: Semi A.A., a cura di, Introduzione alla Psichiatria. Milano: Ed. Scient. Mondadori, 1984.
Articolo da Internet Si seguono le stesse indicazioni come nel caso di volumi e articoli stampati, ma con l’aggiunta di: «testocdisponibile al sito: http://www…» e la data di consultazioneAngelozzi A. (1998). Mente, cervello, persona. Testo disponibile al sito:  www.pol-it.org  consultato il 23/04/2000
Internet (autore e anno sconosciuti)AA.VV., Jean-Paul Sartre filosofo dell’amarezza. Testo disponibile al sito: www.filosofico.net consultato il 23/04/2000
Internet (intervento da conferenza pubblicata)Ballerini A. (2004). Delirio e schizofrenia. In: Quinte Giornate Psichiatriche Ascolane. Il delirio: ubiquitario e non sempre inutile.  Ascoli, 23-28 marzo 2004. Testo disponibile al sito:  www.pol-it.org consultato il 23/04/2000
PoesieMontale E. (1925). Forse un mattino. In: Ossi di seppia. Torino: Einaudi.
CanzoniAutore, anno incisione, titolo canzone, in titolo album, casa di produzione.Vecchioni R. (1976). Velasquez in Elisir. Philips Records.
Comunicazione privata e/o personaleSi chiede sempre all’interessato il permesso, via mail, di pubblicare una comunicazione privata. Se ne concordano le esatte parole.Fasolo F., 19/7/2002, comunicazione personale
Immagini nel testoMettere tutte le informazioni, autore, anno, eventuale collocazione (museo, collezione privata ecc.)Column 3 Value 16
Citazioni filmRegista, anno, titolo.Column 3 Value 17