Insegnamenti teorici e formazione pratica di 4° anno
Teoria e metodi dell'osservazione nei gruppi II
Si attende dello specializzando la capacità di svolgere una funzione osservativa personalizzata e coerente con i parametri di variabilità di setting gruppali, delle tecniche e delle modalità di conduzione, comprendendo il percorso clinico del singolo paziente in gruppo e il processo del gruppo nel suo complesso.
Teoria e metodi dell'osservazione nei gruppi II (22h)
L’insegnamento, che si articola in due anni di corso consecutivi (secondo biennio) si propone di approfondire la conoscenza dei fondamenti teorici e metodologici della posizione e della funzione osservativa nei dispositivi psicoanalitici di gruppo. Partendo dell’epistemologia dell’osservazione del gruppo in Gruppoanalisi/Analisi di Gruppo, nello Psicodramma Analitico e in Analisi istituzionale vengono approfonditi i seguenti temi fondamentali: parametri per qualificare i dispositivi gruppali ed elementi di teoria dei processi gruppali; relazione tra “osservatore” ed “osservato”, il nesso “osservazione/restituzione/interpretazione”, la metodologia dell’osservazione psicoanalitica dei processi gruppali (compito del gruppo, campo gruppale, “emergente”, dinamiche, assunti di base, transfert, controtransfert, ecc.), metodologie di stesura di report clinici.
Competenze attese:
Capacità di svolgere una funzione osservativa personalizzata e coerente con i parametri di variabilità dei setting gruppali, delle tecniche e delle modalità di conduzione;
Saper sviluppare un’analisi del tema del gruppo, della dinamica del gruppo e del co-transfert finalizzata alla comprensione del percorso clinico del singolo paziente in gruppo e dei processi del gruppo nel suo complesso,in relazione ai suoi obiettivi e all’eventuale contesto istituzionale in cui il dispositivo clinico è inserito.
Attitudini da aquisire/sviluppare:
Sviluppare la disposizione ad un’osservazione continua di sé e del campo in psicoterapia di gruppo come base comprensione del processo clinico.
Il programma generale dell’insegnamento è sviluppato in ogni Sede sulla base delle competenze specifiche del docente e degli approfondimenti tematici da lui proposti.
Gruppoanalisi/Analisi di gruppo II
L’obiettivo dell’insegnamento è portare lo specializzando a sapere progettare e gestire clinicamente un setting psicoterapeutico gruppoanalitico/analitico di gruppo e coltivare la capacità di apprendere dall’esperienza terapeutica attraverso una riflessione continua sul materiale clinico e con una costante attenzione alle dinamiche co-transferali del campo gruppale.
Gruppoanalisi/Analisi di gruppo II (32h)
L’insegnamento, che si articola in due annualità consecutive (secondo biennio della Scuola), intende promuovere la conoscenza dell’elaborazione teorico/metodologica della Gruppoanalisi e dell’Analisi di Gruppo, la loro evoluzione storica e le applicazioni in ambito clinico e psicosociale. In particolare verranno approfonditi i principi che governano il ragionamento clinico e la costruzione e gestione dei progetti terapeutici in Gruppoanalisi e Analisi di Gruppo: selezione dei pazienti, preparazione per l’inserimento in un gruppo di psicoterapia; fondazione del gruppo; amministrazione dinamica del gruppo; ruolo e funzione del conduttore; discussione libera; matrice tripartita; forze costruttive e distruttive (anti-gruppo) nei gruppi e loro gestione; assunti di base (Bion e Hopper), fattori terapeutici nella psicoterapia di gruppo e individuale, diversificazione e classificazione dei dispositivi gruppali. La metodologia dell’insegnamento prevede un rimando continuo e circolare tra lezioni teoriche e attività pratiche di sperimentazione e osservazione diretta del campo gruppale (gruppo formativo a conduzione gruppoanalitica e analitico-gruppale) e dei suoi fenomeni peculiari.
Competenze attese:
Saper progettare e gestire clinicamente un setting psicoterapeutico gruppoanalitico e analitico di gruppo valutandone l’appropriatezza per la varietà della possibile utenza e monitorandone regolarmente l’efficacia del processo e degli esiti;
Saper riconoscere e monitorare i propri limiti personali e professionali nella conduzione di terapie gruppoanalitiche o analitiche di gruppo attraverso il confronto con colleghi esperti e saper intervenire efficacemente nei momenti critici del processo clinico di gruppo.
Attitudini da aquisire/sviluppare:
Disposizione ad utilizzare regolarmente ai fini della comprensione e dell’interiorizzazione delle competenze gruppoanalitiche e analitiche di gruppo il rimando circolare tra conoscenze teoriche ed esperienza diretta di gruppo trasmesse e sperimentate nell’insegnamento;
Coltivare la capacità di apprendere dall’esperienza terapeutica attraverso una riflessione continua sul materiale clinico e una costante attenzione alle dinamiche co-transferali del campo gruppale.
Il programma generale dell’insegnamento è sviluppato in ogni Sede sulla base delle competenze specifiche del docente e degli approfondimenti tematici da lui proposti.
Psicodramma analitico II
Si attende di raffinare la disposizione all’utilizzo delle competenze psicodrammatiche imparando dal rimando continuo e circolare tra lezioni teoriche e attività pratiche di sperimentazione e osservazione diretta. Lo specializzando è chiamato a riconoscere i fenomeni peculiari attivati dall’utilizzo di questo dispositivo coltivando l’esperienza nella conduzione delle terapie psicodrammatiche.
Psicodramma analitico II (32h)
L’insegnamento, che si articola in due annualità consecutive (secondo biennio), ha come finalità generale quella di analizzare ed approfondire gli aspetti epistemologici, teorici e metodologici che definiscono l’intervento psicoterapeutico dello Psicodramma analitico. Il percorso tematico nel suo complesso va dall’evoluzione storica dello Psicodramma nella sua forma classica alle attuali concettualizzazioni e prassi metodologiche analiticamente orientate e fondate sulle risultanze della ricerca empirica in psicoterapia di gruppo. Concetti e temi chiave dell’insegnamento sono: la scena immaginaria e la funzione simbolica; lo psicodramma ed “il teatro della mente”; il corpo come canale espressivo; fase dello specchio, immaginario, simbolico, reale; azione, acting e gioco; gioco e rappresentazione; discorso del soggetto, discorso di seduta, discorso del gruppo. La metodologia dell’insegnamento prevede un rimando continuo e circolare tra lezioni teoriche ed attività pratiche di sperimentazione e osservazione diretta del campo gruppale (gruppo formativo a conduzione psicodrammatica) e dei suoi fenomeni peculiari.
Competenze attese:
Saper progettare e gestire clinicamente un setting psicoterapeutico di Psicodramma analitico valutandone l’appropriatezza per la varietà della possibile utenza e monitorandone regolarmente l’efficacia del processo e degli esiti;
Saper riconoscere e monitorare i propri limiti personali e professionali nella conduzione di terapie psicodrammatiche attraverso il confronto con colleghi esperti e saper intervenire efficacemente nei momenti clinici del processo clinico di gruppo.
Attitudini da aquisire/sviluppare:
Disposizione ad utilizzare regolarmente ai fini della comprensione e dell’interiorizzazione delle competenze psicodrammatiche il rimando circolare tra conoscenze teoriche ed esperienza diretta di gruppo trasmesse e sperimentate nell’insegnamento;
Coltivare la capacità di apprendere dall’esperienza di intervento attraverso una riflessione continua sul materiale clinico e una costante attenzione alle dinamiche co-transferali del campo gruppale.
Il programma generale dell’insegnamento è sviluppato in ogni Sede sulla base delle competenze specifiche del docente e degli approfondimenti tematici da lui proposti.
Psicosocioanalisi e Analisi istituzionale II
Lo specializzando è chiamato a saper progettare e gestire un setting di intervento psicosocioanalitico e di analisi istituzionale valutandone l’appropriatezza per la specifica situazione e monitorandone regolarmente l’efficacia del processo e degli esiti con l’attenzione costante alle dinamiche inconsce emerse nel campo gruppale.
Psicosocioanalisi e Analisi istituzionale II (32h)
L’insegnamento, che si articola in due annualità consecutive (secondo biennio), ha come finalità generale quella di promuovere la conoscenza dei principi epistemologici, teorico-metodologici e le prassi applicative della Psicosocioanalisi e dell’Analisi Istituzionale. Verranno approfonditi da una prospettiva psicoanalitica e psicosociologica il concetto di istituzione, con particolare riferimento agli indicatori specifici, di natura organizzativa e affettiva, del suo disagio. Attenzione specifica verrà rivolta alle istituzioni deputate alla cura della persona e alla sofferenza psichica, contesti in cui molti interventi psicoterapeutici si collocano. Concetti e temi chiave dell’insegnamento: istituzione e organizzazione; teoria della Scuola Socioanalitica inglese (E. Jaques), della Scuola di Buenos Aires (E. Pichon Rivière, J. Bleger) e teorie della clinica istituzionale in Italia (Pagliarani, Fornari, Correale, Fasolo); principali strumenti di intervento: analisi della domanda, analisi del ruolo e delle relazioni fra ruoli, ricerca d’aula, gruppo operativo, progetto di intervento nelle organizzazioni. La metodologia dell’insegnamento prevede un rimando continuo e circolare tra lezioni teoriche ed attività pratiche di sperimentazione della dinamica gruppale: role-playing in gruppo di situazioni di disagio istituzionale e analisi di interventi clinici in ambito istituzionale.
Competenze attese:
Saper progettare e gestire un setting di intervento psicosocioanalitico e di analisi istituzionale valutandone l’appropriatezza per la specifica situazione istituzionale e monitorandone regolarmente l’efficacia del processo e degli esiti;
Saper riconoscere e monitorare i propri limiti personali e professionali nella conduzione di interventi psicosocionalitici e di analisi istitituzionale attraverso il confronto con colleghi esperti e saper intervenire efficacemente nei momenti critici del processo di intervento istituzionale.
Attitudini da aquisire/sviluppare:
Disposizione ad utilizzare regolarmente ai fini della comprensione e dell’interiorizzazione delle competenze psicosocionalitiche e di analisi istituzionale il rimando circolare tra conoscenze teoriche ed esperienza diretta di gruppo trasmesse e sperimentate nell’insegnamento.
Coltivare la capacità di apprendere dall’esperienza di intervento attraverso una riflessione continua sul materiale emergente dall’analisi istituzionale e una costante attenzione alle dinamiche co-transferali del campo gruppale.
Il programma generale dell’insegnamento è sviluppato in ogni Sede sulla base delle competenze specifiche del docente e degli approfondimenti tematici da lui proposti.
Tutoring IV
Si tratta di portare a compimento lo sviluppo di una contra e realistica rappresentazione di sé come psicoterapeuta elaborando individualmente e attraverso l’apporto del gruppo le evoluzioni e le criticità sperimentate nel proprio percorso formativo. Da sviluppare l’attitudine verso la rielaborazione originale e critica dei saperi analitici, umanistici e sociali utili al proprio lavoro terapeutico.
Tutoring IV (24h)
L’attività esercitativa in assetto gruppale, che si articola nei quattro anni della formazione specialistica, ha come suo focus il processo di evoluzione, nell’allievo, di una congrua rappresentazione mentale di sé come professionista psicoterapeuta attraverso l’elaborazione della pluralità delle esperienze formative in cui è coinvolto attivamente. Prevede la stesura e la discussione in gruppo di report delle esperienze cliniche progressivamente realizzate nel corso del percorso formativo.
Competenze attese:
Saper utilizzare la clinica e la teoria in un processo di rimando circolare teso all’approfondimento continuo, alla decostruzione sistematica di stereotipie di modalità di lettura del materiale clinico e all’interiorizzazione critica ed eticamente consapevole di concetti e competenze procedurali.
Portare a compimento lo sviluppo di una congrua e realistica rappresentazione di sé come psicoterapeuta elaborando individualmente e attraverso l’apporto del gruppo le evoluzioni e le criticità sperimentate nel proprio percorso formativo.
Attitudini da aquisire/sviluppare:
Coltivare l’aspirazione a sviluppare uno stile professionale soggettivo sapendo approfondire, integrare e rielaborare in maniera originale e critica gli apporti dei saperi analitici, umanistici e sociali utili al proprio lavoro terapeutico.
Il programma generale dell’insegnamento è sviluppato in ogni Sede sulla base delle competenze specifiche del docente e degli approfondimenti tematici da lui proposti.
Gruppo esperienziale IV
L’obiettivo è poter procedere verso l’elaborazione della conclusione dell’esperienza formativa sviluppando una disposizione ad apprendere dall’esperienza della propria implicazione diretta nel campo co-transferale.
Gruppo esperienziale IV (24h)
L’insegnamento, che si articola nei quattro anni di corso, intende approfondire temi clinicamente rilevanti della teoria analitica del campo gruppale (processi di comunicazione consci e inconsci, dinamiche di gruppo e assunti di base, fenomeni co-transferali “orizzontali” e “verticali”, gestione della posizione e funzione terapeutica nelle dinamiche collusive e/o conflittuali) attraverso il continuo e circolare rimando dall’esposizione concettuale all’esperienza per implicazione diretta. L’attività pratica dell’insegnamento prevede un gruppo di formazione condotto con un assetto mentale di tipo analitico (piccolo gruppo o gruppo mediano) senza un “oggetto” o focus di lavoro specifico. Lo scopo è consentire ai partecipanti -in una modalità protetta dalla conduzione -di fare esperienza diretta di cosa accade nella vita di un gruppo (quali fenomeni si verificano, quali processi appartengono peculiarmente al campo gruppale e come tali fenomeni evolvono nel tempo) maturando progressivamente una capacità di osservazione dei fenomeni specifici del campo grippale e della propria posizione affettiva e comunicativa in esso.
Competenze attese:
Saper riconoscere in maniera dettagliata i fenomeni peculiari del campo gruppale con specifico riferimento alle dinamiche relazionali inconsce e saperli collegare e articolare con le conoscenze teoriche maturate;
Padroneggiare una metodologia di reporting degli incontri di gruppo capace di essere una buona sintesi tra una fedele memoria delle comunicazioni avvenute e l’evidenziazione di contenuti simbolici specificamente gruppali emersi attraverso di essi;
Saper riconoscere il senso, in termini di gestione del campo gruppale, degli interventi del conduttore con particolare riferimento alla facilitazione dell’elaborazione sulla conclusione dell’esperienza.
Attitudini da aquisire/sviluppare:
Sviluppo di una disposizione ad apprendere dall’esperienza della propria implicazione diretta nel campo cotrasferale e riflettere sul materiale emerso oltre il tempo della seduta.
Il programma generale dell’insegnamento è sviluppato in ogni Sede sulla base delle competenze specifiche del docente e degli approfondimenti tematici da lui proposti.
Laboratorio di Osservazione clinica II
Lo specializzando attraverso la sua partecipazione coltiva la disposizione ad una riflessione continua sul materiale emerso dalla seduta di gruppo comprendendone meglio i fenomeni emergenti, le modalità e strategie di intervento.
Laboratorio di Osservazione clinica II (40h)
L’attività esercitativa professionalizzante specifica di indirizzo, che si articola in due annualità consecutive (secondo biennio), verte sull’analisi del processo e delle dinamiche di un gruppo clinico. Prevede l’applicazione di metodologie di osservazione clinica e analisi di report o trascrizioni di sedute terapeutiche di gruppo.
Competenze attese:
Saper riconoscere e utilizzare la comprensione sui fenomeni emergenti nel campo gruppale ai fini del
ragionamento clinico sul percorso clinico di ciascun partecipante al gruppo;
Saper riconoscere le modalità e strategie di intervento e conduzione del terapeuta nella gestione nella seduta e nelle diverse fasi dell’iter clinico del gruppo e di partecipazione del singolo.
Attitudini da aquisire/sviluppare:
Coltivare la disposizione ad una riflessione continua sul materiale clinico di gruppo e sulle specificihe caratteristiche, anche di natura istituzionale, del dispositivo clinico utilizzato.
Il programma generale dell’insegnamento è sviluppato in ogni Sede sulla base delle competenze specifiche del docente e degli approfondimenti tematici da lui proposti.
Supervisione IV
Ci si prefigge di portare lo specializzando a saper assumere in prima persona la responsabilità etica, deontologica e giuridica di progetti terapeutici individuali, di gruppo e multi-personali con le proprie competenze e con le caratteristiche della situazione clinica nella pluralità dei contesti di cura.
Supervisione IV (64h)
Attività professionalizzante pratica di indirizzo che si articola nei quattro anni di corso. Prende in esame le situazioni cliniche delle quali gli allievi della Scuola assumono progressivamente la responsabilità professionale. Si caratterizza per essere uno spazio di lavoro mirato all’approfondimento dell’analisi della domanda e dell’invio, della metodologia clinica del comprendere diagnostico, dei vincoli alla costruzione e gestione del progetto terapeutico, delle implicazioni istituzionali della pratica clinica, della psicopatologia e delle dinamiche affettive e relazionali attive nel campo co-transferale. Si articola in incontri in piccolo gruppo che prevedono la presentazione orale di sedute terapeutiche.
Competenze attese:
Saper assumere in prima persona la piena responsabilità etica, deontologica e giuridica di progetti terapeutici individuali, di gruppo e multi-personali coerenti con le proprie competenze e con le caratteristiche della situazione clinica nella pluralità dei contesti di cura;
Sapersi collocare attivamente e responsabilmente in équipe multiprofessionali sviluppando una capacità di visioning plurale della situazione clinica e sapendo proporre in maniera fondata le proprie argomentazioni cliniche, diagnostiche e progettuali.
Attitudini da aquisire/sviluppare:
Propensione ad un pensiero clinico orientato alla messa a fuoco dei sistemi complessi dell’esistere umano, che eviti letture riduzionistiche e causalistiche e che si mantenga nel tempo insaturo al fine di potersi continuamente alimentare di nuovi apporti;
Coltivare l’aspirazione a sviluppare uno stile professionale soggettivo sapendo approfondire, integrare e rielaborare in maniera originale e critica gli apporti dei saperi analitici, umanistici e sociali utili nel proprio lavoro terapeutico.
Il programma generale dell’insegnamento è sviluppato in ogni Sede sulla base delle competenze specifiche del docente e degli approfondimenti tematici da lui proposti.