Insegnamenti teorici e formazione pratica di 3° anno
Teoria e metodi dell'osservazione nei gruppi I
L’insegnamento si articola in due anni di corso e approfondisce la conoscenza dei fondamenti teorici e metodologici della posizione e funzione osservativa nei dispositivi analitici di gruppo. L’obiettivo è alimentare la disposizione all’ascolto in terapia di gruppo e saperne cogliere processi e dinamiche fondamentali.
Teoria e metodi dell'osservazione nei gruppi I (24h)
L’insegnamento, che si articola in due anni di corso consecutivi (secondo biennio), si propone di approfondire la conoscenza dei fondamenti teorici e metodologici della posizione e funzione osservativa nei dispositivi psicoanalitici di gruppo. Partendo dell’epistemologia dell’osservazione del gruppo in Gruppoanalisi/Analisi di Gruppo, nello Psicodramma Analitico e in Analisi istituzionale vengono approfonditi i seguenti temi fondamentali: parametri per qualificare i dispositivi gruppali ed elementi di teoria dei processi gruppali; relazione tra “osservatore” ed “osservato”, il nesso “osservazione/restituzione/interpretazione”, la metodologia dell’osservazione psicoanalitica dei processi gruppali (compito del gruppo, campo gruppale, “emergente”, dinamiche, assunti di base, transfert, controtransfert), metodologie di stesura di report clinici.
Competenze attese:
Saper utilizzare le conoscenze teoriche acquisite sulle dinamiche gruppali per la lettura del qui ed ora dei processi della seduta terapeutica, con riferimento allo specifico dispositivo utilizzato;
Saper curare una stesura del report del gruppo osservato in modo da mettere in evidenza i processi e le
dinamiche fondamentali dell’incontro in una forma condivisibile con la comunità scientifico professionale.
Attitudini da acquisire/sviluppare:
Alimentare la disposizione all’ascolto in terapia di gruppo delle comunicazioni dirette e indirette, verbali e non verbali, cognitive e affettive tra tutti i partecipanti (terapeuta incluso) e della sequenza e dei temi del processo comunicativo complessivo.
Il programma generale dell’insegnamento è sviluppato in ogni Sede sulla base delle competenze specifiche del docente e degli approfondimenti tematici da lui proposti.
Gruppoanalisi/Analisi di gruppo I
L’insegnamento si articola su due annualità e intende promuovere la conoscenza e l’evoluzione della Gruppoanalisi e Analisi di Gruppo con attenzione alle applicazioni nella gestione dei progetti terapeutici tenendo conto delle variabili sociali e culturali del paziente oltre che l’eventuale dimensione istituzionale dell’intervento.
Gruppoanalisi/Analisi di gruppo I (32h)
L’insegnamento, che si articola in due annualità consecutive (secondo biennio della Scuola), intende promuovere la conoscenza dell’elaborazione teorico/metodologica della Gruppoanalisi e dell’Analisi di Gruppo, la loro evoluzione storica e le applicazioni in ambito clinico e psicosociale. In particolare verranno approfonditi i principi che governano il ragionamento clinico e la costruzione e gestione dei progetti terapeutici in Gruppoanalisi e Analisi di Gruppo: selezione dei pazienti, preparazione per l’inserimento in un gruppo di psicoterapia; fondazione del gruppo; amministrazione dinamica del gruppo; ruolo e funzione del conduttore; discussione libera; matrice tripartita; forze costruttive e distruttive (anti-gruppo) nei gruppi e loro gestione; assunti di base (Bion e Hopper), fattori terapeutici nella psicoterapia di gruppo e individuale, diversificazione e classificazione dei dispositivi gruppali. La metodologia dell’insegnamento prevede un rimando continuo e circolare tra lezioni teoriche e attività pratiche di sperimentazione e osservazione diretta del campo gruppale (gruppo formativo a conduzione gruppoanalitica e analitico-gruppale) e dei suoi fenomeni peculiari.
Competenze attese:
Saper riconoscere la specificità, i vincoli, la metodologia e le indicazioni cliniche di un setting gruppoanalitico e analitico di gruppo;
Saper valutare l’appropriatezza del dispositivo terapeutico gruppoanalitico e analitico di gruppo per la varietà delle situazioni psicopatologiche e tenendo conto delle variabili sociali e culturali del paziente e dell’eventuale dimensione istituzionale dell’intervento.
Attitudini da acquisire/sviluppare:
Disposizione ad utilizzare regolarmente ai fini della comprensione e dell’interiorizzazione delle competenze gruppoanalitiche e analitiche di gruppo il rimando circolare tra conoscenze teoriche ed esperienza diretta di gruppo trasmesse e sperimentate nell’insegnamento.
Il programma generale dell’insegnamento è sviluppato in ogni Sede sulla base delle competenze specifiche del docente e degli approfondimenti tematici da lui proposti.
Psicodramma analitico I
L’insegnamento si articola su due annualità con l’obiettivo di approfondire aspetti epistemologici, teorici e metodologici dello Psicodramma analitico. Le specificità del dispositivo verranno sviluppate all’interno del gruppo formativo a conduzione psicodrammatica.
Psicodramma Analitico I (32h)
L’insegnamento, che si articola in due annualità consecutive (secondo biennio), ha come finalità generale quella di analizzare ed approfondire gli aspetti epistemologici, teorici e metodologici che definiscono l’intervento psicoterapeutico dello Psicodramma analitico. Il percorso tematico nel suo complesso va dall’evoluzione storica dello Psicodramma nella sua forma classica alle attuali concettualizzazioni e prassi metodologiche analiticamente orientate e fondate sulle risultanze della ricerca empirica in psicoterapia di gruppo. Concetti e temi chiave dell’insegnamento sono: la scena immaginaria e la funzione simbolica; lo psicodramma ed “il teatro della mente”; il corpo come canale espressivo; fase dello specchio, immaginario, simbolico, reale; azione, acting e gioco; gioco e rappresentazione; discorso del soggetto, discorso di seduta, discorso del gruppo. La metodologia dell’insegnamento prevede un rimando continuo e circolare tra lezioni teoriche ed attività pratiche di sperimentazione e osservazione diretta del campo gruppale (gruppo formativo a conduzione psicodrammatica) e dei suoi fenomeni peculiari.
Competenze attese:
Saper riconoscere la specificità, i vincoli, la metodologia e le indicazioni cliniche di un setting di Psicodramma analitico;
Saper valutare l’appropriatezza del dispositivo terapeutico dello Psicodramma analitico per la varietà delle situazioni psicopatologiche e tenendo conto delle variabili sociali e culturali del paziente e dell’eventuale dimensione istituzionale dell’intervento.
Attitudini da acquisire/sviluppare:
Disposizione ad utilizzare regolarmente ai fini della comprensione e dell’interiorizzazione delle competenzepsicodrammatiche il rimando circolare tra conoscenze teoriche ed esperienza diretta di gruppo trasmesse e sperimentate nell’insegnamento.
Il programma generale dell’insegnamento è sviluppato in ogni Sede sulla base delle competenze specifiche del docente e degli approfondimenti tematici da lui proposti.
Psicosocioanalisi e Analisi istituzionale I
L’insegnamento si articola su due annualità con l’obiettivo di conoscere principi epistemologici, teorico-metodologici e prassi applicative della Psicosocioanalisi e dell’Analisi istituzionale con un’attenzione alle disfunzionalità organizzative nei contesti di cura, e alla capacità di riconoscere le caratteristiche e l’incidenza delle variabili istituzionali nel proprio lavoro psicoterapeutico.
Psicosocioanalisi e Analisi istituzionale I (32h)
L’insegnamento, che si articola in due annualità consecutive (secondo biennio), ha come finalità generale quella di promuovere la conoscenza dei principi epistemologici, teorico-metodologici e le prassi applicative della Psicosocioanalisi e dell’Analisi Istituzionale. Verranno approfonditi da una prospettiva psicoanalitica e psicosociologica il concetto di istituzione, con particolare riferimento agli indicatori specifici, di natura organizzativa e affettiva, del suo disagio. Attenzione specifica verrà rivolta alle istituzioni deputate alla cura della persona e alla sofferenza psichica, contesti in cui molti interventi psicoterapeutici si collocano. Concetti e temi chiave dell’insegnamento: istituzione e organizzazione; teoria della Scuola Socioanalitica inglese (E. Jaques), della Scuola di Buenos Aires (E. Pichon Rivière, J. Bleger) e teorie della clinica istituzionale in Italia (Pagliarani, Fornari, Correale, Fasolo); principali strumenti di intervento: analisi della domanda, analisi del ruolo e delle relazioni fra ruoli, ricerca d’aula, gruppo operativo, progetto di intervento nelle organizzazioni. La metodologia dell’insegnamento prevede un rimando continuo e circolare tra lezioni teoriche ed attività pratiche di sperimentazione della dinamica gruppale: role-playing in gruppo di situazioni di disagio istituzionale e analisi di interventi clinici in ambito istituzionale.
Competenze attese:
Saper riconoscere la specificità, i vincoli, la metodologia e i processi peculiare dei dispositivi di intervento Psicosocioanalitici e di Analisi Istituzionale;
Saper valutare l’appropriatezza del dispositivi Psicosocionalitici e di Analisi Istituzionale per la varietà delle situazioni di disagio e disfunzione organizzativa e istituzionale nei contesti cura del mentale.
Attitudini da acquisire/sviluppare:
Affinare la capacità di riconoscere le caratteristiche e l’incidenza delle variabili istituzionali nel proprio lavoro psicoterapeutico;
Disposizione ad utilizzare regolarmente ai fini della comprensione e dell’interiorizzazione delle competenze psicosocionalitiche e di analisi istituzionale il rimando circolare tra conoscenze teoriche ed esperienza diretta di gruppo trasmesse e sperimentate nell’insegnamento.
Il programma generale dell’insegnamento è sviluppato in ogni Sede sulla base delle competenze specifiche del docente e degli approfondimenti tematici da lui proposti.
Tutoring III
Utilizzando lo scambio con il proprio gruppo-classe si attende da ogni specializzando lo sviluppo di un pensiero rigoroso che tenga conto delle molteplici dimensioni personali e relazionali, organizzative e istituzionali, consce e inconsce che si attraversano nel percorso formativo.
Tutoring III (22h)
L’attività esercitativa in assetto gruppale, che si articola nei quattro anni della formazione specialistica, ha come suo focus il processo di evoluzione, nell’allievo, di una congrua rappresentazione mentale di sé come professionista psicoterapeuta attraverso l’elaborazione della pluralità delle esperienze formative in cui è coinvolto attivamente. Prevede la stesura e la discussione in gruppo di report delle esperienze cliniche progressivamente realizzate nel corso del percorso formativo.
Competenze attese:
Saper cogliere i rimandi e i collegamenti tra i contenuti e le esperienze delle diverse attività formative (didattica, clinica, esperienza per implicazione diretta);
Sviluppo di un pensiero rigoroso, flessibile e critico che tenga conto -nell’attraversamento delle varie esperienze formative -delle molteplici dimensioni personali e relazionali, organizzative e istituzionali, consce e inconsce.
Attitudini da acquisire/sviluppare:
Utilizzare in maniera costruttiva lo scambio con il proprio gruppo-classe e con le varie figure formative di riferimento sviluppando l’attitudine alla osservazione di sé e alla co-costruzione dei processi nei contesti multiprofessionali.
Il programma generale dell’insegnamento è sviluppato in ogni Sede sulla base delle competenze specifiche del docente e degli approfondimenti tematici da lui proposti.
Gruppo esperienziale III
Si attende che lo specializzando sviluppi una lettura attenta alle dinamiche gruppali affinando la disposizione a una comunicazione aperta, critica e dialogica delle proprie esperienze emotive.
Gruppo esperienziale III (24h)
L’insegnamento, che si articola nei quattro anni di corso, intende approfondire temi clinicamente rilevanti della teoria analitica del campo gruppale (processi di comunicazione consci e inconsci, dinamiche di gruppo e assunti di base, fenomeni co-transferali “orizzontali” e “verticali”, gestione della posizione e funzione terapeutica nelle dinamiche collusive e/o conflittuali) attraverso il continuo e circolare rimando dall’esposizione concettuale all’esperienza per implicazione diretta. L’attività pratica dell’insegnamento prevede un gruppo di formazione condotto con un assetto mentale di tipo analitico (piccolo gruppo o gruppo mediano) senza un “oggetto” o focus di lavoro specifico. Lo scopo è consentire ai partecipanti -in una modalità protetta dalla conduzione -di fare esperienza diretta di cosa accade nella vita di un gruppo (quali fenomeni si verificano, quali processi appartengono peculiarmente al campo gruppale e come tali fenomeni evolvono nel tempo) maturando progressivamente una capacità di osservazione dei fenomeni specifici del campo e della propria posizione affettiva e comunicativa in esso.
Competenze attese:
Sviluppare una lettura delle dinamiche gruppali nell’evoluzione che esse hanno nel tempo della successione regolare degli incontri e in relazione agli specifici vincoli del setting e del contesto istituzionale;
Saper osservare nel dettaglio l’evoluzione nella partecipazione al gruppo di sè e degli altri componenti e le caratteristiche e variazioni dello stile di conduzione del terapeuta/formatore.
Attitudini da acquisire/sviluppare:
Affinare la disposizione ad una comunicazione aperta, critica e dialogica delle proprie esperienze emotive in gruppo finalizzata allo sviluppo del processo comunicativo ed elaborativo del gruppo.
Il programma generale dell’insegnamento è sviluppato in ogni Sede sulla base delle competenze specifiche del docente e degli approfondimenti tematici da lui proposti.
Laboratorio di Osservazione clinica I
Attività esercitata professionalizzante specifica di indirizzo che si articola su due annualità e verte sull’analisi del processo delle dinamiche di gruppo con osservazioni e report delle sedute.
Laboratorio di Osservazione clinica I (40h)
L’attività esercitativa professionalizzante specifica di indirizzo, che si articola in due annualità consecutive (secondo biennio), verte sull’analisi del processo e delle dinamiche di un gruppo clinico. Prevede l’applicazione di metodologie di osservazione clinica e analisi di report o trascrizioni di sedute terapeutiche di gruppo.
Competenze attese:
Saper riconoscere i fenomeni peculiari di un campo terapeutico gruppale con particolare riferimento alle dinamiche co-transferali e alla relazione tra queste e le caratteristiche personologiche e psicopatologiche dei partecipanti;
Saper rendicontare il processo dell’incontro clinico di gruppo attraverso l’elaborazione di report esaurienti e dettagliati che fungano da base per il ragionamento clinico per l’equipe clinico-didattica.
Attitudini da acquisire/sviluppare:
Affinare la propria disposizione all’ osservazione di sé e dell’altro come base imprescindibile del processo di comprensione clinica in psicoanalisi.
Il programma generale dell’insegnamento è sviluppato in ogni Sede sulla base delle competenze specifiche del docente e degli approfondimenti tematici da lui proposti.
Supervisione III
L’obiettivo nel secondo biennio è quello di saper assumere progressivamente e in prima persona la responsabilità della gestione dei percorsi di cura individuali, di gruppo e multipersonali proponendo durante le lezioni argomentazioni cliniche e motivazioni delle strategie terapeutiche adottate.
Supervisione III (64h)
Attività professionalizzante pratica di indirizzo che si articola nei quattro anni di corso. Prende in esame le situazioni cliniche delle quali gli allievi della Scuola assumono progressivamente la responsabilità professionale. Si caratterizza per essere uno spazio di lavoro mirato all’approfondimento dell’analisi della domanda e dell’invio, della metodologia clinica del comprendere diagnostico, dei vincoli alla costruzione e gestione del progetto terapeutico, delle implicazioni istituzionali della pratica clinica, della psicopatologia e delle dinamiche affettive e relazionali attive nel campo co-transferale. Si articola in incontri in piccolo gruppo che prevedono la presentazione orale di sedute terapeutiche.
Competenze attese:
Saper assumere in prima persona e progressivamente la responsabilità della gestione di percorsi di cura individuali, di gruppo e multipersonali in coerenza con un’epistemologia a vertice gruppale e utilizzando in maniera avveduta e consapevole l’apporto del lavoro in équipe e le riflessioni sviluppate negli spazi di supervisione in gruppo;
Saper proporre in modo attivo e in maniera fondata le proprie argomentazioni cliniche e saper motivare le proprie strategie terapeutiche;
Saper tener conto di materiale proveniente da altre professionalità quando coinvolte sulla situazione clinica e, in virtù di questo, saper sviluppare una visione complessa e complessiva del progetto terapeutico;
Saper riconoscere i punti ciechi del lavoro terapeutico in atto ed affrontare in maniera efficace i momenti critici della relazione terapeutica utilizzando a questo fine l’osservazione di sé in relazione e la propria lettura del campo co-transferale.
Attitudini da acquisire/sviluppare:
Essere capaci di apprendere dal paziente e dalla riflessione critica e continua sulla propria pratica clinica utilizzando a questo scopo anche le risultanze della ricerca empirica in psicoterapia;
Predisposizione a conoscere e sviluppare il proprio stile professionale mantenendolo in dialogo e scambio all’interno di una comunità professionale allargata.
Il programma generale dell’insegnamento è sviluppato in ogni Sede sulla base delle competenze specifiche del docente e degli approfondimenti tematici da lui proposti.